Si è conclusa la Fase 1 del progetto MImeSIS!

Riproponiamo un’intervista di maggio 2020 che spiegava il coinvolgimento di GeoSmart.Lab.

fonte: https://www.mimesis-project.eu/sensori-materiali-smart-5-domande-a-geosmart-lab/

 

Una chiacchierata con il laboratorio responsabile della fase 1 del progetto: scelta dei sensori e della catena di misura per lo sviluppo dei materiali smart.

Entriamo nel vivo della prima fase del progetto attraverso il racconto di Federica Savini, Project Manager di GeoSmart.Lab sulla scelta dei sensori e della catena di misura.

Nei mesi scorsi il laboratorio di ricerca ha svolto analisi tecnico-economiche sulle
prestazioni dei sensori in commercio per identificare i più adatti a fare autodiagnosi e a misurare in maniera continuativa, duratura e accurata i parametri scelti come indicatori di degrado.

[Q] Qual è il vostro ruolo nel progetto?

[A] Il progetto si propone di sviluppare materiali smart, innovativi ed ecosostenibili per il settore delle costruzioni e del restauro. Come partner di una compagine di laboratori esperti nell’ambito delle costruzioni, GeoSmart Lab si occupa nello specifico della parte “smart” legata alla sensoristica e alla successiva elaborazione e visualizzazione dei dati raccolti.

[Q] Qual è stata fino ad ora la parte più sfidante del vostro lavoro sul progetto MImeSIS?

[A] In questa fase del progetto, il nostro lavoro ha riguardato principalmente la selezione delle centraline e dei sensori che andranno integrati nei materiali da costruzione al fine di misurare, in maniera duratura e accurata, specifici parametri scelti come indicatori di degrado. Sono stati quindi individuati quattro parametri fondamentali da monitorare: temperaturacontenuto di umiditàpH distacco. Lo scouting delle soluzioni attualmente disponibili sul mercato è stata la parte più sfidante fino ad ora, infatti non esistono soluzioni, integrate o singole, specifiche per il settore edilizio. Sono stati quindi indagati i più diversi settori industriali, al fine di reperire e testare differenti tipologie di sensori, che potessero essere adattati al mondo delle costruzioni.

[Q] Avete raggiunto i risultati attesi? C’è stato qualche risultato inaspettato? Come pensate di poterlo valorizzare per le fasi successive del progetto? Qualche difficoltà che non vi aspettavate? Come l’avete gestita?

[A] Ad oggi sono stati scelti vari sensori di temperatura e umidità pensati per il settore dell’agricoltura, un fessurimetro per il controllo di fessure superficiali in opere civili e una centralina prototipo per la misura del pH. Per accertarci del corretto funzionamento di questi sensori nel caso dei materiali che andremo a realizzare nel progetto, seguirà una fase di test per la misura di ogni parametro, anche confrontando fra loro le diverse soluzioni acquisite. Tuttavia, al momento, l’emergenza sanitaria in atto ha costretto alcuni dei laboratori alla chiusura temporanea e al lavoro da remoto delle persone coinvolte. Stiamo portando avanti la fase di preparazione e configurazione dei sensori acquistati e la fase di test in laboratorio inizierà appena possibile.

[Q] Che cosa significa per voi essere parte del progetto?

[A] Geosmart Lab ha larga esperienza nella sensoristica applicata a diversi ambiti, come lo smart waste e l’energy management, ma non ha mai lavorato direttamente nell’ambito dei materiali smart. MImeSIS ci permette non solo di ampliare le nostre conoscenze in campo edilizio, ma anche di confrontarci con più realtà e laboratori che sono incentrati sulla ricerca e all’innovazione, e dalla cui collaborazione non può che nascere uno scambio di contatti, idee e connessioni interessanti e proficue.

[Q] Che ruolo hanno secondo voi i materiali smart nello sviluppo dell’edilizia 4.0? Quali sviluppi tecnologici ed industriali vi proponete di raggiungere con le soluzioni smart?

[A] Il progetto realizzerà materiali smart per l’edilizia, come malte, intonaci, laterizi, adesivi e rinforzi, con alte prestazioni a livello di sicurezza, comfort, salubrità ed efficienza energetica. Queste caratteristiche sono fondamentali per tutti i settori che partecipano alla creazione delle città del futuro che devono necessariamente essere sostenibili, sicure e smart. In generale, i materiali smart sono una delle tecnologie abilitanti del nuovo manifatturiero in grado di far fronte alle sfide che derivano dal contesto ambientale, energetico e sanitario in cui già ora ci troviamo.

Prossimi passi

Nonostante le difficoltà con cui si è scontrata la ricerca durante questo periodo di lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, il progetto MImeSIS non è fermato e si è proceduto, come da programma, alla formulazione e caratterizzazione di malte e intonaci a basso impatto ambientale, che dovranno interagire e inglobare la sensoristica. Al contempo sono stati individuati ed acquisiti sensori idonei alla misura e monitoraggio del contenuto di umidità, della temperatura, e del distacco. È stata inoltre scelta la tipologia di fibre ottiche da integrare nei sistemi di rinforzo. Nelle prossime settimane inizieranno quindi i test di integrazione e di compatibilità dei sensori per lo sviluppo dei materiali smart e la validazione delle misure ottenute su modelli di murature tradizionali.